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Coppie di fatto eterosessuali e same sex: secondo il CNF occorre colmare subito la lacuna legislativa

Studio legale Avv. Giuseppe Briganti

Coppie di fatto eterosessuali e same sex: secondo il CNF occorre colmare subito la lacuna legislativa

Il nostro ordinamento giuridico è stato costruito sul principio della centralità della persona umana titolare, in quanto tale, di diritti inviolabili riconosciuti dalla nostra Carta costituzionale tra cui quello di esprimere la propria identità, il proprio orientamento sessuale e di realizzare compiutamente ed in conformità ad essi le scelte inerenti alla vita privata, come quelle relative alla costruzione di una famiglia. Tali scelte rappresentano aspetti fondamentali della libertà e della dignità di ognuno, afferma il CNF

Il Consiglio Nazionale Forense rappresenta alle forze politiche presenti in Parlamento e, per le rispettive competenze, al Governo, l’improrogabile e indefettibile necessità di garantire la tutela della vita privata e familiare delle coppie di fatto eterosessuali e delle coppie omosessuali, nel rispetto della Costituzione e dei suoi principi democratici.

Sul tema del rispetto dei diritti inviolabili della persona anche nell’ambito delle “formazioni sociali”, l’Avvocatura istituzionale fa sentire la propria voce per promuovere presso Parlamento e Governo l’approvazione di una legge che – nel rispetto dei principi costituzionali e della lettura che di tali principi ne ha fatto la Corte Costituzionale – disciplini le coppie “di fatto” eterosessuali – le cui particolari esigenze sono state riconosciute dalla giurisprudenza costituzionale e di legittimità -, e le coppie omosessuali – secondo la forma del riconoscimento giuridico che il Parlamento, nella sua discrezionalità vorrà fornire.

Il plenum del CNF ha approvato lo scorso ottobre un documento in questo senso, che è stato presentato il 15/12/2015 dalla consigliera nazionale coordinatrice della commissione Famiglia e Pari Opportunità, Maria Masi, nel corso del convegno “Convivenze di fatto e Unioni civili. La società che cambia il diritto. Il diritto della società che cambia”, organizzato alla Camera dei Deputati e al quale ha partecipato la relatrice della proposta di legge Disciplina delle coppie di fatto e delle unioni civili, senatrice Monica Cirinnà (PD).

“Il contributo positivo alla promozione e alla tutela dei diritti fondamentali, dell’eguaglianza e della pari dignità sociale è componente essenziale della missione istituzionale dell’Avvocatura, in coerenza con la sua funzione costituzionale e la sua responsabilità sociale”, sottolinea il presidente Mascherin. “Il CNF vuol partecipare sempre di più ai dibattiti in corso nella società civile che cambia, sapendo di poter fornire un contributo giuridico alla ricerca di soluzioni legislative in osservanza dei principi della Costituzione. Ed intende vigilare sulla effettiva tutela dei diritti delle persone e dei cittadini e concorrere alla loro realizzazione”.

Il nostro ordinamento giuridico è stato costruito sul principio della centralità della persona umana titolare, in quanto tale, di diritti inviolabili riconosciuti dalla nostra Carta costituzionale tra cui quello di esprimere la propria identità, il proprio orientamento sessuale e di realizzare compiutamente ed in conformità ad essi le scelte inerenti alla vita privata, come quelle relative alla costruzione di una famiglia. Tali scelte rappresentano aspetti fondamentali della libertà e della dignità di ognuno”, si legge nel documento.

I riferimenti costituzionali sono l’articolo 3 della Costituzione, che “impone di evitare ogni trattamento discriminatorio, garantendo alle diverse forme di espressione dell’affettività umana pari dignità sociale”; e la sentenza della Corte Costituzionale (n. 138/2010) che, ribadendo l’inviolabilità dei diritti di ognuno, “ha affermato la necessità di un riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali che costituiscono formazione sociale protetta ai sensi dell’art. 2 della Carta fondamentale”.

Il CNF ricorda che, oltre al diritto dell’Unione Europea e alla Convenzione europea per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali (art. 8), anche la giurisprudenza delle Corti sovranazionali ha avuto modo di ribadire in più occasioni la necessità di tutelare nel modo più ampio il diritto alla protezione della vita privata e familiare delle coppie di fatto, sia eterosessuali che omosessuali, e la conseguente necessità di adeguato riconoscimento giuridico.

Articolo 2 Costituzione italiana

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Articolo 8 Convenzione europea per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali

Diritto al rispetto della vita privata e familiare
1. Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria corrispondenza.
2. Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell’esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria alla sicurezza nazionale, alla pubblica sicurezza, al benessere economico del paese, alla difesa dell’ordine e alla prevenzione dei reati, alla protezione della salute o della morale, o alla protezione dei diritti e delle libertà altrui.

Fonte: Consiglio Nazionale Forense

Studio legale Avvocato Giuseppe Briganti

Pesaro-Urbino

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