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La mediazione come strumento di composizione dei conflitti anche in ambito interculturale

La mediazione come strumento di composizione dei conflitti anche in ambito interculturale

La mediazione come strumento di composizione dei conflitti anche in ambito interculturale

Il conflitto. La mediazione e il diritto. Mediazione civile e commerciale. Mediazione familiare. Mediazione problem solving e trasformativa. Professione mediatore. Cosa fa il mediatore? Mediazione interculturale anche per la composizione dei conflitti. Diritto interculturale. Discriminazioni e orientamento sessuale. Discriminazioni in ambito universitario. La/Il Consigliera/e di fiducia.

Le slide dell’intervento dell’Avv. Giuseppe Briganti del 16/06/2017 nella giornata di aggiornamento contro le discriminazioni “Strumenti di mediazione per il contrasto alle discriminazioni etnicorazziali” svoltasi a Macerata nell’ambito PROG-396 No Discrimination Marche ON 2. Integrazione / Migrazione legale – 2016/2018 – 3. Capacity building – lett. l) Contrasto alle discriminazioni.

Mediazione nelle società multietniche

Secondo M. Cohen-Emerique nelle società multietniche si possono individuare tre modi di pensare alla mediazione, tenuto conto del contesto in cui si manifesta il conflitto

1) Mediazione come strumento che consente il superamento delle questioni relative alla comunicazione tra persone di cultura diversa;

2) Mediazione nell’ambito dei conflitti tra il nucleo immigrato e il contesto ospitante o dei conflitti tra i membri della famiglia immigrata;

3) Mediazione come percorso condiviso finalizzato alla risoluzione di problemi.

Mediatore familiare interculturale

Paola Dusi (2005) definisce il mediatore familiare interculturale come “[…] colui che ha sì conoscenze circa la realtà socio-culturale di provenienza dei componenti del nucleo domestico, ma è soprattutto colui che possiede doti personali che lo sostengono nella relazione interpersonale e competenze che gli permettono di fungere da terzo neutrale capace di ripristinare una comunicazione efficace tra i soggetti coinvolti”.

Diritto interculturale

“Ritrovarsi a vivere in un ambiente sociale differente da quello natio può rendere difficilissimo il proprio rapporto con il diritto. Chi viene da un altrove, reca spesso con sé un’educazione giuridica di sfondo culturalmente distante da quella degli autoctoni. Seguendo i suoi dettami, egli sarà indotto ad agire adottando comportamenti fatalmente contrastanti con gli imperativi normativi del paese di approdo e del suo sistema giuridico” (Ricca, 2015)

“un diritto interculturale è necessario a far sì che il diritto nazionale possa essere se stesso e mantenersi tale anche quando deve misurarsi con la diversità culturale ormai divenuta parte integrante della sua platea sociale” (Ricca, 2015).

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Studio legale Avvocato Giuseppe Briganti

Pesaro-Urbino

Aggiornato alla data di pubblicazione

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