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Privacy e responsabile della protezione dei dati: quali sono i soggetti tenuti alla designazione?

Privacy e responsabile della protezione dei dati: quali sono i soggetti tenuti alla designazione?

Quali sono i soggetti tenuti alla designazione del responsabile della protezione dei dati (RPD), ai sensi dell’art. 37, par. 1, lett. a), del nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati (RGPD)?

In base a quanto riportato nelle faq pubblicate dal Garante privacy nel dicembre 2017, l’art. 37, par. 1, lett. a), del nuovo regolamento europeo prevede che i titolari e i responsabili del trattamento designino un DPO (Data Protection Officer) «quando il trattamento è effettuato da un’autorità pubblica o da un organismo pubblico, eccettuate le autorità giurisdizionali quando esercitano le loro funzioni giurisdizionali».

Il RGPD non fornisce la definizione di “autorità pubblica” o “organismo pubblico” e, come chiarito anche nelle Linee guida adottate in materia dal Gruppo Art. 29 (di seguito Linee guida), ne rimette l’individuazione al diritto nazionale applicabile.

Allo stato, in ambito pubblico, afferma il Garante, devono ritenersi tenuti alla designazione del data protection officer i soggetti che oggi ricadono nell’ambito di applicazione degli artt. 18 – 22 del Codice della privacy, che stabiliscono le regole generali per i trattamenti effettuati dai soggetti pubblici (ad esempio, le amministrazioni dello Stato, anche con ordinamento autonomo, gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le Regioni e gli enti locali, le università, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le aziende del Servizio sanitario nazionale, le autorità indipendenti ecc.).

Negli altri casi,  la designazione rimane facoltativa.

Occorre d’altra parte considerare che, avverte il Garante, nel caso in cui soggetti privati esercitino funzioni pubbliche (in qualità, ad esempio, di concessionari di servizi pubblici), può risultare comunque fortemente raccomandato, ancorché non obbligatorio, procedere alla designazione di un RPD.

In ogni caso, qualora si proceda alla designazione di un RPD su base volontaria, si applicano gli identici requisiti – in termini di criteri per la designazione, posizione e compiti – che valgono per i RPD designati in via obbligatoria.

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Studio legale Avvocato Giuseppe Briganti

Pesaro-Urbino

Aggiornato alla data di pubblicazione

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