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Cyberbullismo: emanate dal MIUR le nuove linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto

Cyberbullismo: emanate dal MIUR le nuove linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto

Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo

Emanate dal MIUR le nuove linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo dell’ottobre 2017.

Il testo ha lo scopo di dare continuità alle Linee di orientamento emanate nell’aprile del 2015, apportando le integrazioni e le modifiche necessarie in linea con i recenti interventi normativi, con particolare riferimento alle innovazioni introdotte con l’emanazione della legge 71/2017: “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”.

La legge 71/2017 – si legge nelle Linee di orientamento – si presenta con un approccio inclusivo e invita diversi soggetti a sviluppare una progettualità volta alla prevenzione e al contrasto del cyberbullismo, secondo una prospettiva di intervento educativo e mai punitivo, prevedendo all’art. 3 l’istituzione di un Tavolo di lavoro, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, coordinato dal MIUR, con il compito di redigere un piano di azione integrato e realizzare un sistema di raccolta di dati per il monitoraggio, avvalendosi anche della collaborazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni e delle altre Forze di polizia.

Tale piano sarà integrato con un codice di co-regolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo a cui dovranno attenersi gli operatori che forniscono servizi di social networking e tutti gli altri operatori della rete Internet; con il predetto codice sarà istituito un comitato di monitoraggio con il compito di definire gli standard per l’istanza di oscuramento di cui all’articolo 2, comma 1, della legge 71/2017.

La legge 71/2017 indica infatti per la prima volta tempi e modalità per richiedere la rimozione di contenuti ritenuti dannosi per i minori.

Specificamente, l’art. 2 prevede che il minore che abbia compiuto quattordici anni, ovvero il genitore o altro soggetto esercente la responsabilità sul minore che abbia subito un atto di cyberbullismo, possa inoltrare un’istanza per l’oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi dato personale del minore, diffuso nella rete:

  • al titolare del trattamento dei dati personali
  • al gestore del sito internet
  • al gestore del social media.

Centrale risulta inoltre nelle scuole la figura del docente referente che la scuola individua preferibilmente tra i docenti che posseggano competenze specifiche ed abbiano manifestato l’interesse ad avviare un percorso di formazione specifico.

Il referente diventa, così, l’interfaccia con le forze di Polizia, con i servizi minorili dell’amministrazione della Giustizia, le associazioni e i centri di aggregazione giovanile sul territorio, per il coordinamento delle iniziative di prevenzione e contrasto del cyberbullismo.

La legge 71/2017 prevede infatti che presso ciascuna istituzione scolastica venga individuato un docente referente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo, anche avvalendosi della collaborazione delle Forze di polizia nonché delle associazioni e dei centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio.

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Studio legale Avvocato Giuseppe Briganti

Pesaro-Urbino

Aggiornato alla data di pubblicazione

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