Blog

Protezione internazionale: rileva l’omosessualità se considerata reato nel Paese di provenienza

Protezione internazionale: rileva l’omosessualità se considerata reato nel Paese di provenienza

Protezione internazionale: rileva l’omosessualità se considerata reato nel Paese di provenienza

La Corte di Cassazione, Sezione VI civile, con ordinanza num. 9946 depositata il 19/04/2017 afferma quanto segue a proposito di riconoscimento della protezione internazionale in favore di persone LGBTI:

Il ricorso è fondato alla luce della giurisprudenza di legittimità (Cass. civ. sez. VI-1 ordinanza n. 15981 del 20 settembre 2012) secondo cui ai fini della concessione della protezione internazionale, la circostanza per cui l’omosessualità sia considerata un reato dall’ordinamento giuridico del Paese di provenienza è rilevante, costituendo una grave ingerenza nella vita privata dei cittadini omosessuali, che compromette grandemente la loro libertà personale e li pone in una situazione oggettiva di persecuzione, tale da giustificare la concessione della protezione richiesta; devono, pertanto, essere acquisite le prove, necessarie al fine di acclamare la circostanza della omosessualità del richiedente, la condizione dei cittadini omosessuali nella società del Paese di provenienza e lo stato della relativa legislazione, nel rispetto del criterio direttivo della normativa comunitaria e italiana in materia di istruzione ed esame delle domande di protezione internazionale.

Per rimanere aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter o clicca “mi piace” sulla nostra pagina facebook!

Se trovi questo articolo in materia di protezione internazionale in favore delle persone LGBTI interessante, condividilo, grazie!

Hai una domanda su questo articolo? Inviacela lasciando un commento in fondo alla pagina

Studio legale Avvocato Giuseppe Briganti

Pesaro-Urbino

Aggiornato alla data di pubblicazione

Condividi

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *