Robotica e diritto: i principi generali della proposta di risoluzione europea

Robotica e UE: la proposta di risoluzione sulle norme di diritto civile sulla robotica
Principi generali
Il 31 maggio 2016 il Parlamento europeo ha presentato una proposta di risoluzione recante raccomandazioni alla Commissione concernenti norme di diritto civile sulla robotica.
Le leggi di Asimov
La proposta di risoluzione constata che sino al momento in cui – se mai ciò si verificherà – i robot diverranno o saranno resi consapevoli di sé, le leggi di Asimov devono essere considerate come rivolte ai progettisti, ai fabbricanti e agli utilizzatori di robot, dal momento che tali leggi non possono essere convertite in codice macchina.
Le leggi di Asimov affermano, ricorda la proposta, quanto segue:
(1) Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.
(2) Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
(3) Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.
(cfr. Isaac Asimov, Circolo vizioso, 1942) e
(0) Un robot non può recare danno all’umanità, né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, l’umanità riceva danno.
Regole sulla responsabilità e sull’etica
Si osserva nella proposta che sono necessarie una serie di regole che disciplinino in particolare la responsabilità e l’etica e che riflettano i valori intrinsecamente europei e umanistici che caratterizzano il contributo dell’Europa alla società.
L’Unione europea potrebbe svolgere un ruolo essenziale nella definizione dei principi etici fondamentali da rispettare per lo sviluppo, la programmazione e l’utilizzo di robot e dell’intelligenza artificiale e per l’introduzione di tali principi nelle normative e nei codici di condotta europei, al fine di configurare la rivoluzione tecnologica in modo che essa serva l’umanità e affinché i benefici della robotica avanzata e dell’intelligenza artificiale siano ampiamente condivisi, evitando per quanto possibile potenziali insidie.
Dovrebbe essere in ogni caso adottato un approccio graduale, pragmatico e cauto.
In considerazione dello stadio raggiunto nello sviluppo della robotica e dell’intelligenza artificiale, la proposta reputa pertanto opportuno iniziare con le questioni di responsabilità civile e valutare se il miglior punto di partenza non sia un approccio basato strettamente sulla responsabilità oggettiva di chi è nella posizione migliore per fornire garanzie.
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Studio legale Avvocato Giuseppe Briganti
Pesaro-Urbino
Aggiornato alla data di pubblicazione
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